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Il Salento

“Terra arsa e rossa terra di sud, terra di sud terra di confine terra di dove finisce la terra…”

Le parole di Vinicio Capossela tratte dal brano “Il ballo di San Vito” sono di quanto più appropriato per definire la terra del Salento, bella, dorata, bruciata dal sole tutta l’estate.
Anche quest’anno il Salento vi dà appuntamento sulle sue spiagge, di ghiaia o sabbia finissima, nel mare blu cobalto, sulle rocce e nelle calette riparate oppure nelle piccole insenature.

Immaginate un triangolo: ai vertici stanno le perle della Puglia, Otranto sul mare Adriatico, Santa Maria di Leuca a sud, nel canale d’Otranto, e a ovest, sulle acque dello Ionio, se ne sta la bella Gallipoli. Praticamente nel Salento si può scegliere in quale mare andare a fare il bagno: e lo si fa a seconda di come soffia il vento.

Otranto si trova sull’estrema punta orientale della Puglia: qui le spiagge dei laghi Alimini e la Baia dei Turchi sono un vero e proprio paradiso caraibico.
Se vi fermate nella caletta di Porto Badisco provate a dare un occhio al vostro cellulare (non si resiste neppure in vacanza…): non vi sorprenderete di trovare l’sms “Benvenuti in Grecia”! Sì, perché questo tratto di costa è il punto più esposto verso la Grecia, a ricordo di quanto greche fossero state queste terre prima dell’arrivo di longobardi e saraceni. E se non ci credete, provate a salutare gli anziani sull’uscio dei portoni con uno squillante “kalimèra!”. Vi risponderanno in griko con un grande sorriso.

Porto Badisco è il luogo dove si dice che sia sbarcato il mitico Enea. É un’oasi di pace: qui l’acqua ha i colori dei Caraibi, le rocce danno asilo a ricci di mare, granchi e molluschi, e il ristorantino all’inizio della caletta prepara le linguine allo scoglio più buone della zona. La natura tipica mediterranea, con fichi d’india, mirto e pini fa da cornice allo scenario, già splendido di per sé.

Le vicine Torre dell’Orso e Torre Saracena sono località balneari splendide, con le torrette saracene diroccate, sotto le quali si aprono ampie dune di sabbia e una bella pineta: in questi posti realtà e leggenda si confondono, raccontando le loro favole fin dalla notte dei tempi, come quella dello Scoglio delle Due Sorelle, che narra di due donne bellissime attratte fin qui dal profumo di tigli e dei pini silvestri e poi cadute in mare; lo scoglio altro non è che un’unica grande roccia spaccata in due, con una fenditura quasi nel mezzo, percorribile a nuoto o in canoa.

Altri paesaggi meravigliosi si aprono nella Grotta di San Cristoforo e sulla spiaggia della vicina Torre di Guardia.

Muovendo in direzione di Santa Maria di Leuca, si incontra Santa Cesarea Terme, elegante località termale che deve la sua fama alle acque sorgive delle grotte di Gattulla, Fetida e Sulfurea. Domina il paesino la bella dimora signorile in stile moresco abbarbicata su un rilievo roccioso. Anche chi non sceglie di approfittare delle cure sorgive, può godere di un mare incantevole, che si insinua in fenditure, calette, grotte sotterranee.
Presso il centro termale ci sono due stabilimenti terrazzati molto chic, dove il massimo del relax è dato da un bianco frizzante sorseggiato su divanetti in vimini all’ora del tramonto. Santa Maria di Leuca, l’estremo lembo meridionale della Puglia, è quasi sempre battuta dai venti: una perla bianca di sole (da leukos, in greco “bianco”) alla fine della terra. Le numerose grotte e i fondali marini sono un vero e proprio paradiso per il turismo subacqueo. Doppiato il capo, Torre San Gregorio è il primo borgo che si incontra sull’altro lato della costa. La presenza dell’immancabile torre merlata di avvistamento caratterizza anche le spiagge di Torre Vado: Pescoluse, Posto Vecchio e Torre Pali sono quelle più famose. Di giorno affollate di bagnanti, di notte frequentate da giovani del posto e turisti che animano i pub all’aperto lungo la costa.
Premesso che tutto il litorale della Puglia è meta ambita di sub, qui a Torre Vado, si fanno forse le immersioni più belle della regione. La costa è una continua alternanza di rocce, grotte, falesie, con i fondali ricchissimi di fauna e di vegetazione marina.

Torre Mozza e Torre San Giovanni fanno parte della marina dell’antica Auxentum, oggi Ugento; qui si trovano stabilimenti balneari, con feste in spiaggia, centri fitness, aperitivo con musica lounge e molto altro. Via verso nord, si va alla volta della baia di Gallipoli, di Santa Maria al Bagno, con il caratteristico paesino alle spalle della baia, per proseguire verso Porto Selvaggio, immerso in una natura rocciosa davvero selvaggia, fino alla località di Porto Cesareo, con le meravigliose distese di sabbia di Torre Lapillo e Punta Prosciutto. Se si risale fino alla baia di Taranto, nello Ionio tra la località di Campomarino di Maruggio e Marina di Pulsano, la costa procede in un tipico paesaggio mediterraneo: insenature, fichi d’India, dune ricoperte da arbusti di timo e di ginepri.
Dopo il promontorio di Torre Ovo, la spiaggia Piri Piri è un chilometro di sabbia fine, con fondale basso e trasparente.

Ma non è solo di giorno che si può godere la magia dell’estate salentina. Questa terra, si sa, è una terra di “morsicati”, di tarantolati, che di notte per le strade si muovono al ritmo ossessivo del tamburello… la Taranta, con la sua magica melodia, coinvolge tutti, ma proprio tutti, ed è impossibile assistere a un concerto di pizzica rimanendo coi piedi ben saldi a terra.

La Notte della Taranta è oramai da qualche tempo l’evento più atteso dell’estate, che richiama turisti da tutt’Italia, attratti dal sound così particolare e così mediterraneo del tipico ballo salentino. Una serie di altre manifestazioni caratterizza tutta la zona: sagre e feste sulla costa, ma soprattutto nell’entroterra. E’ sorprendente come a pochi passi dal mare si possano trovare borghi minuscoli così ancorati alla tradizione, piccole gemme fulgide di un passato ancora vivo, dove le signore del posto preparano per le feste di paese pentoloni di farro e grano saraceno, pettole, crispelle, tutto il meglio della tradizione gastronomica salentina.

Ughetta Lacatena
tgcom24

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